Valle Brembana

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Il Comune di Algua raggruppa parte dei vecchi centri della Valle Serina Inferiore. Le tracce piu' significative del passato si leggono sopratutto nelle parrocchiali di Pagliaro e Frerola (sulla destra orografica del torrente Serina) e di Sanbusita e Rigosa, disposte sull'opposto versante da cui scende il torrente Ambriola. Per pregio artistico e per il discreto stato di conservazione emergono fra tutti gli affreschi quattrocenteschi dell'antico presbiterio di Pagliaro, che nella nuova disposizione ortogonale della chiesa e' ora cappella del fronte battesimale.


La storia di Alme' dall’epoca romana fino alla dominazione longobarda, si confonde e si identifica con quella della illustre borgata di Almenno, di cui rappresentava una porzione di territorio assai importante, posta al di qua del Fiume Brembo.


Averara sembra derivare il suo nome dal dialetto "avrera". Un tempo fu la capitale di tutta la Val Averara. Prima che la Priula tracciasse da Mezzoldo la via, che per Passo San Marco immetteva nei Grigioni, era Averara l'ultimo paese lungo l'itinerario che risaliva la Val Mora verso il Passo di Verrobbio e di Albarino (detto poi di San Marco).


Gli abitanti di Blello sono raccolti nel piu' piccolo paese della Bergamasca: quando ci sono tutti sono un centinaio, sparsi nelle frazioni di Brevieno, Ghisalerio e Blello e in qualche altro casolare isolato. La diversificata occupazione economica e un migliorato assetto viario, che comunica con la Val Brembilla e la Val Imagna.


Il comune di Bracca e' noto per la purezza delle fonti minerali "Bracca" e "Flavia", che sgorgano appena oltre l'orrido, ma il cui impianto d'imbottigliamento, per ovvie ragioni di spazio, e' dislocato verso Ambria (Zogno). La cura idropinica di Bracca e' indicata per le malattie dell'apparato digerente, nella calcolosi renale e nelle alterazioni del ricambio in genere.


Branzi posizionato nell'Alta Val Brembana e' composto da un nucleo centrale attorno alla chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo (costruita nel 1737) e da quattro frazioni di cui tre a Sud (Cagnoli, Gardata, Rivioni) e una a Nord (Ripe). A Branzi si accede da Bergamo per la statale della Valle Brembana dista 90 km da Milano, 96 km da Cremona.


Un tempo Brembilla non era un particolare centro abitato ma tutta una zona comprendente, oltre all'attuale Vall Brembilla, anche il territorio di Ubbiale-Clanezzo e il versante valdimagnino del Monte Ubione. L'origine del nome Brembilla e' di difficile derivazione.


Il nome Camerata Cornello, deriva da camerata = casa, dimora e Cornello = roccia, rupe (dal bergamasco CORNEL). Il paese e' costituito da una serie di nuclei di sapore antico distribuiti sulla sponda destra del Brembo, dal fondovalle fino alle falde del monte Venturosa. Uno di questi Borghi e' Cornello, noto per aver dato i natali al casato dei Tasso postali e letterati.


Esauriti od abbandonati gli sfruttamenti che si rilevavano improduttivi, il territorio di Carona e' oggi ancora interessato dalla coltivazione delle cave di "piöde". Ampliando con sbarramenti artificiali l'invaso naturale dei laghetti preesistenti nella zona del Calvi e dei Laghi Gemelli, ad inizio secolo si sono attuati grossi interventi di ingegneria idraulica per la realizzazione di una serie di bacini che alimentano le centrali idroelettriche dislocate a valle lungo l'asse del Brembo.


Diffusa, come nei centri vicini fu anche la lavorazione del ferro in chiodi, tanto che antichi testi riportano la notizia che " in Casiglio esistono tre grandi fucine con Maglio detto assottigliatore e dodici chioderie nelle quali lavorano sessanta e piu' persone". Il ferro oltre che da miniere della zona, giungeva persino dalla Val di Scalve e dalla Val Bondione.


La natura, dei luoghi di Cornalba, continua a regalare semplici ma vere emozioni... proprio sul Monte Alben è stata scoperta una rarissima specie di primula viola e ogni anno gruppi di speleologi fanno visita a questa bellezza immutabile nel tempo.


Il primo cenno a Costa Serina risale al 1186 in una investitura fatta fatta dal Vescovo di Bergamo Guala (1168-1186) di un certo Monte detto Cornella di ragione (proprieta') del Vescovado il secondo cenno risale al 1298 . Gia' verso l'anno 1000 - 1100 a Costa Serina esisteva una chiesa con alcune case e alcune Famiglie e un prete che, pur risiedendo solitamente a Costa Serina, aveva la responsabilita' e la cura anche della Chiesa di Sambusita (con Rigosa) e di Bracca.


L' economia di Cusio, prettamente pastorale non consenti' nell'antichita' di sviluppare traffici o mestieri che permettessero ai suoi abitanti di sollevarsi da una condizione molto disagiata costretti a coltivare a coltivare piccoli campi a segale, orzo patate, furono sottoposti frequentemente alla fame ed alla miseria. Quando la strada di collegamento con gli altri centri della Valle (verso il 1750) permise a Cusio di aprirsi dall'isolamento, Cusio fiori'.


Dossena e' sicuramente il primo nucleo abitato costituitosi in Valle Brembana. Esso e' sorto ed in seguito sviluppato fra le nostre montagne, quale diretta conseguenza dello sfruttamento delle miniere locali, che fornivano preziosi minerali necessari alla metallurgia di quel tempo. Si presume che l'estrazione della galena, della blenda e della calamina.


Foppolo e' il centro sciistico piu' rinomato delle Orobie. Con la strategia dell'innevamento programmato e l'apertura del servizio promozionale Bremboski in questi anni ha provveduto ad adeguarsi alle crescenti richieste, integrando i pacchetti turistici alle diverse esigenze personali ed estendendo la praticabilita' delle piste alla confinante conca di Carisole e alla vicina stazione di San Simone. A Foppolo l'impulso precedentemente dato alla politica della "seconda casa" ha un po' frenato lo sviluppo alberghiero, che avrebbe bisogno di maggior respiro per sostenere ampie dinamiche di frequentazione /soggiorni infrasettimanali.


Negli edifici del centro storico di Gerosa alcune testimonianze del lavoro delle fornaci e delle calchere, che con molini, carbonaie ed altre attivita' davano occupazione all'intera comunita'. La tradizione religiosa e' legata al Santuario della Foppa, che ricorda l'apparizione della Madonna (1558) a due povere contadine.


Fanno parte del territorio comunale: Trabuchello che con Isola e Piazzola si trova ai piedi della valle di Pietra Quadra all'inizio della piana che si potrae fino a Branzi. Fondra, che e' costituito da un nuccleo storico situato a fondovalle in una localita' molto suggestiva fra fiume e montagna e da cinque frazioni: Forcella, Foppa, Cornelli, Pusdosso e Via Piana disposte sulle pendici del monte Torcola in posizione molto esposta al sole.


La sua posizione geografica di ultimo paese prima del passo San Marco per la Valtellina, gli ha consentito di sviluppare nell'antichita' un certo commercio lungo la "Via Priula". Era quindi terra di confine e, come tale, ospitava la dogana veneta ed era sede di scambi. Gia' prima della Priula le sue contrade erano attraversate dai carichi di ferro che dalle miniere di Ponte dell'Acqua venivano ceduti allo Stato di Milano lungo l'alta "Via del ferro" che, dopo Mezzoldo, attraversava le valli Averara e Stabina prima di scendere in Valsassina.